Duecento persone martedì 14 settembre alla presentazione della mostra “Dalle crepe la luce” in una indimenticabile serata nel quadriportico del Collegio degli Oblati Missionari di Rho. Molto coinvolgente il dialogo con Giuseppe Frangi, presidente dell’Associazione Testori e grande appassionato di storia dell’arte.
Nel suo soggiorno milanese (1482-1499) presso la corte di Ludovico Sforza, abbandonata la Firenze rinascimentale, Leonardo da Vinci è attirato dall’opulenta città lombarda, che in questi anni appare proiettata verso le aperture delle correnti culturali dell’Europa e alla ricerca in molti settori, alla matematica e alla meccanica.
Di questo periodo milanese, L’Ultima Cena dipinta nel refettorio di Santa Maria delle Grazie (1495-1497), nonostante i continui rinvii e le periodiche interruzioni, è sicuramente cuore della mostra.
La scena del dipinto coglie la drammaticità dell’attimo in cui Gesù nel Vangelo di Giovanni pronuncia la frase «In verità vi dico: uno di voi mi tradirà!». Leonardo riproduce in maniera straordinaria le reazioni degli apostoli, travolti dal peso delle parole di Gesù che posa le braccia aperte sulla mensa, in un gesto di abbandono alla volontà del Padre.
Nel volto e nella postura di ogni apostolo vengono a maturazione gli studi di fisiognomica di Leonardo, che ha definito ogni figura in disegni preparatori minuziosi ed accurati: è come se le caratteristiche dei vari apostoli riassumessero le fattezze dell’intera umanità.
Ci ha ricordato Giuseppe Frangi che la mostra invita a rispecchiarsi in quei volti e nelle loro emozioni.
Le crepe di questo dipinto manifestano dunque la luce della salvezza, così come la fragilità degli Apostoli – e forse anche di Leonardo – diventa annuncio del Mistero.
Le foto più belle della serata
Clicca sulle immagini per ingrandirle. Un ringraziamento speciale all’autore Giulio Gadia.