Come ogni anno, nell’ultimo sabato di novembre si è svolta la Giornata nazionale della Colletta alimentare, patrocinata dalla Presidenza della Repubblica e svolta con la collaborazione (tra gli altri) di Esercito ed Alpini, che coinvolgendo 140 mila volontari in tutta Italia, è il più grande gesto di carità popolare.
Anche nella nostra città la Colletta ha suscitato grande interesse e partecipazione: la generosità di migliaia di rhodensi ha permesso a circa 800 volontari di tutte le età, disposti nei 25 punti vendita della zona aderenti, di raccogliere 40 tonnellate di alimenti, sostenendo l’opera delle 20 strutture caritative del Rhodense convenzionate con la Rete Banco alimentare. Caratteristica della Colletta, infatti, è che i prodotti alimentari vengono redistribuiti sullo stesso territorio in cui vengono donati.
Nella carità così vissuta nasce un inizio di giustizia e la carità assume un valore civile e pubblico che pone al centro la persona.
Come Papa Francesco ricordava al Giubileo degli Operatori di Misericordia:
«Non si può distogliere lo sguardo e voltarsi dall’altra parte per non vedere le tante forme di povertà che chiedono misericordia. […] Non mi stancherò mai di dire che la misericordia di Dio non è una bella idea, ma un’azione concreta […]. La misericordia non è un fare il bene “di passaggio”, è coinvolgersi lì dove c’è il male, dove c’è la malattia, dove c’è la fame, dove ci sono tanti sfruttamenti umani. […] La verità della misericordia, infatti, si riscontra nei nostri gesti quotidiani che rendono visibile l’agire di Dio in mezzo a noi. […] Voi esprimete il desiderio tra i più belli nel cuore dell’uomo, quello di far sentire amata una persona che soffre».